L'8 dicembre sarò a Roma Eur a Più Libri-Più Liberi, Fiera della Piccola e Media Editoria


Gli anziani ospiti di una casa di riposo condividono gli acciacchi dell'età, il bisogno di ristoro e, soprattutto, la profonda delusione nei confronti delle rispettive famiglie. Appartengono a una generazione che ha fatto enormi sacrifici per i figli, cercando in ogni modo di risparmiare loro frustrazioni e difficoltà. Eppure, come in un crudele effetto boomerang, si ritrovano a subire un trattamento egoistico, tanto che la loro pensione viene vista come una fonte di guadagno e loro stessi sono considerati un peso. Maurizio Minnucci dipinge un ritratto pungente della società contemporanea, in cui l'anziano, che rivendica il diritto a riposarsi, viene accusato di egoismo da figli e nipoti, cresciuti con l'idea di ottenere tutto e subito. Così, si attua la sua disumanizzazione, in cui viene isolato socialmente e costretto a ulteriori sacrifici. Eppure, i protagonisti di questa commedia amara trovano ancora la forza di ribellarsi. Mettono in atto strategie per non cadere nella rete della perfidia e riescono a trasmettere un insegnamento che lascerà senza parole i loro amati "carnefici".







