Il gusto morbido e deciso

Gli Anni Ottanta furono gli anni di Michele, l'intenditore di whisky. Amici e amiche bendavano un tipo belloccio, tale Michele, che tracannava un whisky dietro l'altro fino a riconoscere il "gusto morbido e deciso" di Glen Grant. Michele era diventato il simbolo del maschio doc (l'assunto era semplice: se sei figo bevi questo whisky, altrimenti sei un povero sfigato).
Gli italiani erano tutti (o quasi) Michele, e s'intendevano tutti di whisky e ovviamente di femmine. Tempi davvero lontani. Adesso basta entrare in un ristorante per vedere i figli di Michele che parlano di tagli di carne e di farine a chilometro zero. Un tempo avrebbero parlato solo di donne e magari anche di problemi di lavoro o di quanto fosse stronzo il loro capo. Ma ti pare che debbano dibattere di fettine e di involtini? Il fatto è che la figura del maschio esperto di cucina si è diffusa al punto di trasformare anonimi impiegati in tanti imitatori di Joe Bastianich.
Il maschio di un tempo parlava di donne e beveva whisky, poi si poteva anche scherzare sulla sua mania di comprarsi l'auto potente per bilanciare altre impotenze, come dicevano gli psichiatri. Su quello di oggi non c'è nulla da dire, perché non vorrai mica prendertela con uno che parla di pancetta e guanciale? La figura di riferimento di oggi è lo chef, magari sexy come Carlo Cracco, che promuove qualunque cosa, dalle patatine alle auto.
Qualche giorno fa ho cenato in un ristorante. Vicino al mio tavolo c'era una coppia in cui l'uomo, quando è arrivato il vino, ha iniziato a roteare il bicchiere disquisendo di "retrogusto". Era semplicemente ridicolo. Insopportabile come tutti i dilettanti quando tentano di disquisire in merito a qualcosa che conoscono solo per sentito dire. Insopportabile come tutti gli uomini che parlano di "impiattamenti" pur non essendo cuochi professionisti. Anche perché tutta questa pretesa competenza è quasi sempre di pura facciata.
Credo che le loro mogli li apprezzerebbero molto di più se parlassero meno e cucinassero tutti i giorni con modestia, e soprattutto evitassero di ostentare il "gusto morbido e deciso" dei grandi intenditori che non sono quasi mai.