Se puoi sognarlo, puoi farlo

Che cosa possiamo augurare a una coppia di sposi novelli? Auguri e figli maschi? Magari no. Anche perché le figlie femmine sono più studiose, più empatiche, meno propense a far casino e — dettaglio non trascurabile — più inclini a prendersi cura dei genitori anziani. Ma se lo sposo ha 81 anni e la sposa 52, forse la questione della prole può passare in secondo piano, anche se, con i tempi che corrono, non ci giurerei: mai dire mai, soprattutto quando c'è di mezzo Massimo Cacciari.
Sì, proprio lui, il filosofo, ex sindaco e opinionista
da salotto televisivo, noto per lo sguardo torvo e il tono da "il mondo è
finito ma voi non ve ne siete accorti". Ebbene, il nostro eroe si è sposato.
La fortunata è Chiara Patriarca, triestina, elegante, riservata e con una
pazienza degna di Socrate — perché, diciamocelo, convivere con un filosofo
dev'essere un'esperienza mistica, ma non necessariamente rilassante.
È inutile fingere stupore per i trent'anni di differenza: in un Paese dove il divario generazionale è la norma, almeno qui si traduce in qualcosa di tenero. E poi, se proprio dobbiamo essere pragmatici, gli over 70 sono oggi i veri upper class: hanno case e conti in banca, mentre i trentenni hanno solo abbonamenti a Netflix. Dunque, più che un matrimonio, potremmo definirlo un accordo ontologico fra capitali: quello filosofico e quello immobiliare.
Chi l'avrebbe mai detto che dietro a quella fronte aggrottata e a quella chioma nera d'altri tempi (perennemente ribelle, come la sua dialettica), si nascondesse un cuore romanticamente palpitante? Quando lo vedo in TV, con lo sguardo severo e la voce che potrebbe far arrossire un tuono, penso più a un eremita del pensiero che a un uomo in preda alla passione. E invece, guarda un po', Cacciari non solo pensa, ma ama. Magari, in privato, sussurra alla sua Chiara: "Quando scrivevo L'angelo necessario, non sapevo che l'angelo fossi tu". E il Canal Grande, commosso, fa le onde a forma di cuoricini.
Voglio immaginare che nei talk-show continuerà a fare il burbero per non deludere i fan. Del resto, chi è che lo chiama in trasmissione per sentirgli dire "la vita è meravigliosa"? No, a noi serve il Cacciari che brontola e che sferza con la grazia di un martello pneumatico. Il Cacciari innamorato lo lasciamo a Chiara, che probabilmente è l'unica in grado di reggere tanto pathos esistenziale.
Certo, c'è qualcosa di cinematografico in tutto questo, tipo La Bella e la Bestia, ma con meno rosa e più metafisica. E, ammettiamolo, un pizzico d'invidia è inevitabile: se a 81 anni si può ancora fare breccia nel cuore di qualcuno, forse non è vero che l'amore è cieco, semplicemente ha gli occhiali spessi e un dottorato in filosofia.
Perciò, auguri a Massimo e Chiara. E chissà, se
mi alleno bene, magari anch'io, fra qualche anno, potrò essere un filosofo
burbero con una giovane compagna che mi ascolta dissertare sull'essere.
D'altronde, come scrive lei sui social: "Se puoi sognarlo, puoi farlo". E
Cacciari ne è la prova vivente.
